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Sarà La grande onda a largo di Kanagawa, firmata da Hokusai nei primi anni ’30 dell’Ottocento, icona nipponica in Occidente, a chiudere l’anno diplomatico di Italia e Giappone (i due Paesi, in realtà, hanno festeggiato nel 2016 le relazioni che intercorrono tra Roma e Tokyo da un secolo e mezzo).
E così, dopo la mostra milanese dedicata al Maestro delle incisioni orientale è il MAO di Torino a rispolverare, per una sola settimana dal 23 dicembre al 1 gennaio, il grande simbolo.
Per l’occasione, inoltre, la galleria delle stampe al secondo piano del Giappone riproporrà ai visitatori una selezione di xilografie dell’ukiyo-e con soggetti tratti dal teatro kabuki, mettendo in relazione l’energia latente di questa forma di teatro, con il potenziale che l’onda scatena in attesa di abbattersi, così come gli artisti del kabuki vengono ritratti nelle scene clou del dramma, quando si immobilizzano in pose cariche di tensione.
Un “mondo fluttuante” stampato e ristampato in migliaia di copie, stavolta in originale. Curiosità: il MAO possiede un pregevolissimo esemplare dell’Onda, non della prima tiratura, ma lo presenta al pubblico periodicamente per evitare che un’esposizione prolungata alla luce lo danneggi. Un’occasione buona!