22 dicembre 2016

Contro Andy Warhol e la “moda” della Pop Art. Dalla Serbia, con molto furore nelle argomentazioni, per colpa dell’ipotesi di un monumento

 

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Andy Warhol? Meglio Johann Wolfgang Goethe o i pittori jugoslavi Sava Sumanovic  e Mića Popović. Parola di Uros Jankovic, vice presidente del Partito Democratico della Serbia (DSS), che ha rigettato in maniera spasmodica l’annuncio della volontà di realizzare un monumento all’icona della Pop Art a Belgrado. 
Secondo il politico la statua sarebbe “un indicatore di una moda temporanea (faddism), non di uno spirito cosmopolita” e Jankovic ha anche sostenuto che una statua di Warhol sarebbe un sintomo di un complesso di inferiorità nei confronti dell’Occidente, da parte dell’est Europa.
Certo è che, freudianamente parlando, tutta questa preoccupazione tradisce forse – nello stesso Jankovic – qualche insicurezza. Ma non è tutto, perché il politico ha anche sminuito la carica di Warhol come artista: “Anche all’estero Andy Warhol (sopra in una foto di Robert Mapplethorpe, 1983) e la Pop Art non sono riconosciuti come grande arte, ma come una moda”, sono state le sue parole, riportate anche da Artnet.
Chissà se Jankowski ha avuto modo di leggere qualche libro a riguardo, di vedere qualche fiera, di conoscere i risultati di qualche asta, di sapere quanti epigono più o meno illustri ci sono nel mondo e quante, ancora, Marilyn e Coca-Cola si riproducono le mondo. Magari non tutto è passato, dietro una personale cortina di ferro.

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