23 dicembre 2016

Franco Guerzoni, Hassan Khan, Braco Dimitrijević, Runo Lagomarsino, Annika Ström e Gian Maria Tosatti: tutti online, e tutti con progetti “impossibili”, al MoRE Museum

 

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C’è una Fontana molto particolare, di Franco Guerzoni. Nel 1969, l’artista, progettò di portare in galleria un irrigatore per campi, per riprodurre l’effetto dell’arcobaleno. C’è l’unico documento esistente relativo a una rivista mai realizzata, che avrebbe dovuto essere prodotta da Hassan Khan assieme ad alcuni amici.
C’è il progetto Lion walking freely in the Louvre (1996) nel quale Braco Dimitrijević si propone di liberare i leoni dello zoo di Parigi all’interno del Louvre, seguendo la sua linea di ricerca nell’accostare animali e collezioni museali, e Dear Tattooist (2013) di Runo Lagomarsino, opera di tatuaggi e geografie mai realizzata, così come il film 
The Travel Agency di Annika Ström, dove due donne “una che vuole vivere e una che vuole morire”, contattano un’agenzia per il suicidio assistito, e anche i progetti di altre due performance: un concerto e un’azione per “padri soli”: (nella foto sopra) Lonely Dads; infine Atlante (2013) di Gian Maria Tosatti, progetto nato per un intervento a dimensione ambientale all’Ufficio Geologico di largo Santa Susanna a Roma, e mai realizzato. 
Bentornati al MoRE Museum, l’archivio di progetti interamente in formato digitale a cura di Marco Scotti ed Elisabetta Modena, che di nuovo aggiorna le sue pagine sul tema del “Non realizzato”. Nato nel 2012, da oggi saranno online appunto i nuovi progetti, insieme a quelli già raccolti di un grande numero di artisti, da Davide Bertocchi a Regina José, da Ugo La Pietra a Jonathan Monk, da Luca Trevisani a Erwin Wurm, in una grande collezione in progess, sui generis. 

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