23 dicembre 2016

Pompei, orgoglio italiano. La Casa dei Vettii riapre, con tanto di “tribuna politica”

 

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Occasione ufficialissima, quella di oggi a Pompei in occasione della riapertura della Casa dei Vettii, per il neo premier Gentiloni, per dire la sua sullo stato della cultura in Italia, e su come migliorare il campo: «Pompei è una città meravigliosa, ben conservata, con la presenza di tanti visitatori e un’atmosfera che ci fa essere orgogliosi e sentire il privilegio di essere italiani. Ma è difficile non dirci tra noi che possiamo fare di più per valorizzare le potenzialità di questo territorio», ha detto il Primo Ministro.
E daje, allora, con quello che sentiamo ripetere da anni. Ovvero che Pompei deve diventare più attrattiva, essere più corrisposta da infrastrutture, migliore ricettività, per una zona che invece vive di un turismo mordi e fuggi. 
Una cosa è certa però: Pompei non è più quel cumulo di rovine che, nel corso degli scorsi anni, sono cadute a ripetizione e hanno fatto tanta “cronaca”, ma un cantiere «Che ha migliorato il sito archeologico più importante d’italia e che sarà ulteriormente migliorato con progetti che saranno conclusi a breve come l’illuminazione perimetrale, la copertura wifi e la videosorveglianza del sito», ricorda Franceschini.
E quel che si spera è che non capiti più quello che successe proprio alla Casa dei Vettii, che ha appaltato i lavori di restauro nel 2009 per 548mila euro e che passò prima a una parziale riapertura, e poi alla definitiva chiusura per una messa in sicurezza radicale…chiudendo definitivamente la Domus. Per un tempo non ragionevole. 
Qualche numero per chiudere l’anno? Gli scavi, nel corso del 2016, hanno registrato il record di visitatori: 3 milioni di presenze. 

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