29 dicembre 2016

La GAM di Milano è “sottosopra!” Un deposito pieno di sorprese ogni week end, per riscoprire il patrimonio “latente” del museo

 

di

Continua l’iniziativa Sottosopra – inaugurata il 24 e il 25 settembre 2016 in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio – alla Galleria d’Arte Moderna di Milano, che visto il successo riscontrato in questi mesi è stata prolungata fino al 19 marzo del nuovo anno.
Su ideazione di Paola Zatti, conservatore e direttore della GAM Milano, il museo civico apre i propri depositi scultorei al pubblico ogni fine settimana, organizzando delle visite guidate a cura dell’associazione culturale “Opera d’Arte”. Qui sotto troviamo una vera riserva di sorprese: quasi mille sculture ottocentesche, raramente o mai esposte, una settantina delle quali sono sottoposte a un processo di tutela non indifferente. Apre infatti l’atelier di restauro della Galleria, guidato dalle mani esperte di ACONERRE Arte Conservazione Restauri S.N.C. di Rabbolini e Anzani, che le sta riportando all’antico splendore, tramite l’innovativa tecnica dell’applicazione del gel agar-agar, una sostanza naturale derivante dalle alghe, che viene applicata in forma liquida sul materiale da pulire – in particolare gesso e marmo – e che, una volta essiccato, viene asportato insieme alle impurità, senza compiere alcuna azione meccanica sulla superficie.
Le opere restaurate saranno poi esposte nella grande mostra “100 anni”, un percorso espositivo sulla storia della scultura milanese e lombarda dal 1815 al 1915, periodo in cui la città si attestò capitalòe della produzione scultorea nazionale grazie ad alcuni nomi come Canova, Wildt e Rosso, che sarà allestita nelle sale del museo a partire dal mese di marzo. 
Non è la prima sperimentazione di reinvenzione e riscoperta dei tesori collocati nei depositi della GAM: si era già pensato con la mostra pittorica “Sei stanze” – disallestita a ottobre – improntata alla riscoperta di alcune bellissime tele ottocentesche non esposte nella collezione permanente del museo. 
Questo patrimonio latente, dal grande valore storico e artistico per la città di Milano, viene così non solo tutelato ma anche valorizzato, in un’ottica dove il museo non è solo contenitore di manufatti antichi. La ricreazione di un focus d’interesse su questi beni culturali crea dinamicità e sovverte il punto di vista dell’istituzione stessa, che ha il coraggio di ripensare se stessa, tramite un nuovo approccio che vede la collaborazione con il privato – grazie al supporto di UBS che dal 2013 sostiene il museo e le sue collezioni in modo accorto ed efficace – e che ha visto la realizzazione dal 2011 al 2016 di ben 250 eventi, 3 riallestimenti, 13 mostre, 193 percorsi didattici, 190 prestiti, 54 restauri e 11 pubblicazioni, per un totale di 576.912 visitatori. 
Che dire? Sottosopra ci sembra un nome calzante. (Micol Balaban)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui