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Cambiano i tempi e i gusti, e la necessità di chi lavora nel mercato di arte e antiquariato è quella di adeguarsi al tempo che passa. A soffrire di più di questo cambiamento nei passati anni sono stati certamente i mercanti di antiquariato che operano a livello internazionale: passando per Madison Avenue a New York le sedi di luoghi di culto per amanti dell’antico sono svuotate e in cerca di nuovi inquilini. Mentre la domanda di mobili moderni e contemporanei e di tutti gli oggetti firmati Tiffany non smette di crescere, come evidenziato dalle aste di design di dicembre, il mercato di antiquariato inglese e continentale è in calo del 50 per cento, secondo dati analizzati per The Art Newspaper, da Alistair Clarke ex capo del dipartimento Mobili Inglesi e Europei da Sotheby’s.
Se il 90 per cento dei budget degli arredatori viene speso per design moderno e contemporaneo, e il restante 10 per cento è dedicato a spese in oggetti di antiquariato, ai dealer specializzati in questo campo non resta che farsi notare e snellire il loro modus operandi. Ed è il web a correre in aiuto agli antiquari, con Decaso, uno store online dove hanno la loro vetrina circa 500 venditori, che offrono oltre 25mila pezzi di antiquariato e modernariato agli arredatori in cerca di affari. La piattaforma ha alle spalle colossi come Expedia, Levi Strauss e Hotwire, gigante americano del turismo fai da te, e punta ad una crescita rapida.
Non manca l’iniziativa di antiquari che, abbandonata la loro sede storica, scelgono di puntare tutto sul commercio online, risparmiando sull’affitto e investendo in comunicazione, ricerca e per uno stand in Fiere del settore.
Quello che manca a questa fetta di mercato però è il ricambio generazionale: quasi tutti tra dealer, conservatori e restauratori, hanno da molto superato gli ‘enta, e sarà difficile rimpiazzare l’attuale forza lavoro. Speriamo che internet possa dare una mano. (RP)