11 gennaio 2017

Rendi l’America buffona

 
Trump non pago delle sue scelte, agli esteri come all'ambiente, nomina il genero: sarà "consigliere senior" con competenze sugli accordi commerciali e sul Medio Oriente. In barba al nepotismo, e a qualsiasi immagine "pulita"

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Di una cosa, a Donald Trump, va dato atto: è sincero. E sinceramente “corrotto” nel senso che non gli interessa nulla della “pulizia” delle sue scelte, e dei suoi compagni di viaggio nella prossima presidenza degli Stati Uniti.
Trump, contrariamente ai politici italiani – forse proprio per appeal a stelle e strisce – non mente. E ora mette come Consigliere Senior, anche se ha 35 anni (poco più che l’età di un dottorando), suo genero Jared Kushner. Lui è il marito di Ivanka, che non avrà titoli in questo mandato, ed appartiene a un’influente famiglia ebrea ortodossa del New Jersey. Pare che il padre – condannato nel 2005 al carcere dall’allora procuratore Chris Christie (candidato alle primarie repubblicane per le elezioni dello scorso novembre) per una vicenda di frode fiscale – gli abbia pagato la laurea ad Harward con una donazione di 2 milioni di dollari. Ma allo stesso tempo Jared è un po’ un eroe contemporaneo: ha salvato il New York Observer e scaltramente, nel 2008, quando la crisi dei mutui stava per mandarlo in bancarotta, si è salvato vendendo il 50 per cento dell’equity del grattacielo 666 su Fifth Avenue comprato per 1,8 miliardi di dollari l’anno prima con fondi presi in prestito. E poi ha fatto convertire Ivanka all’Ebraismo. Insomma, più che una storia da Casa Bianca sembra un episodio di Dallas, e più che rendere l’America grande di nuovo, quella di Trump sta sembrando una barzelletta che – per certi versi – ci allontana di parecchio dall’idea di quel “paradiso” che, per certi versi, gli Stati Uniti rappresentano in fatto di carriera, di opportunità, almeno fino a oggi. Perché non sappiamo esattamente per quale losco motivo sia il genero a dover occupare una posizione così rilevante, specialmente per quanto riguarda il Medio Oriente. Forse perché Melania, la first Lady, non ha la benché minima voglia di lasciare New York per la triste Washington, né la Trump Tower per l’orto della Casa Bianca, seguendo le tracce di Michelle? La capiamo, povera. 
Per tutti i detrattori invece basti sapere che la carica di Jared, contrariamente a quelle di governo, non necessita di conferma da parte del Senato e, pare anche, che il genero non riceverà alcun compenso per il lavoro svolto come consigliere. Poveraccio, pure lui. Come l’America. (MB)

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