30 gennaio 2017

Il rifiuto di Asghar Farhadi. Non andrà agli Oscar il regista iraniano, in piena polemica con “l’agenda” di sicurezza di Trump

 

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Il suo Il Cliente, storia che racconta di un cambiamento di prospettiva in una coppia, dopo l’aggressione di lei, e allo stesso tempo fa il punto sulla situazione della censura in Iran, è candidato all’Oscar come “Migliore Film Straniero”. Peccato però che l’Iran sia sulla blacklist di Donald Trump, e che Asghar Farhadi potrebbe essere tra i “trattenuti” prossimi.
Ma la situazione non si ripeterà, almeno con lui. In una toccante dichiarazione, lo stesso Farhadi (già vincitore dell’Oscar per Una Separazione), ha detto che qualsiasi cosa accadrà con questi ingressi mancati, lui non ci sarà. Nemmeno se Trump potesse decidere di farlo entrare appositamente per la cerimonia. 
“Con grande rammarico annuncio, tramite questo comunicato, di aver deciso di non partecipare alla cerimonia degli Academy Awards al fianco dei miei colleghi della comunità cinematografica. Non avevo alcuna intenzione di boicottare gli Oscar per protestare, anche perché so che moltissimi membri dell’industria cinematografica americana e dell’Academy si oppongono al fanatismo e all’estremismo che si stanno manifestando in questi giorni. Ora sembra che la possibilità di una mia presenza venga accompagnata da dei “se” e da dei “ma”, cosa per me inaccettabile anche nel caso si decidesse di fare delle eccezioni per la mia persona”, ha riportato il regista, ricordando come anche in Iran il pretesto di salvaguardare la sicurezza di una nazione per un’altra sia il miglior modo per creare conflitti. 

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