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Per il centenario della mitica Fontaine (1917) di Marcel Duchamp, il Centre Pompidou presenta, fino al 30 aprile prossimo, The Fountain Archives un progetto firmato dall’artista Saâdane Afif.
Vincitore del Prix Duchamp nel 2009, l’artista francese ha portato avanti dal 2008 ad oggi questo lavoro fuori dal comune intorno a questa opera iconica del ventesimo secolo, raccogliendo centinaia, circa mille, testi editi in lingue diverse, in cui è stato pubblicato il noto orinatoio di Duchamp. Un archivio intorno al readymade realizzato con pagine strappate, come rubate, da libri che riproducevano l’opera, a loro volta messe in bella mostra per diventare opera d’arte. E in effetti questo work in progress ha sviluppato ulteriori critiche e discussioni. L’artista, classe 1970, ha lavorato in questo modo sul rapporto complesso che esiste tra riproduzione e produzione, tra il molteplice e l’originale, l’unico.
La pagina strappata, tolta dal suo contenitore, il libro appunto, è una pubblicazione amputata e al contempo portatrice di “una poetica del recupero, contro un’utopia del lavoro autosufficiente e completamente intrinseco a se stesso” (n.d.a.). La mostra curata da Michel Gauthier, è stata prodotta dal Centro Pompidou e dal Nouveau Musée National de Monaco. (livia de leoni)