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Dedicato a un autore italiano under 40, che si sia distinto nell’ultima stagione cinematografica con la sua opera prima, il Premio intitolato a Mario Verdone, ha visto nelle scorse edizioni la vittoria di 20 sigarette, di Aureliano Amadei, per esempio, o di Io solo lì, di Andrea Segre, o Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso.
«Nostro padre è stato un docente che ha “allenato” con la sua cultura cinematografica tanti studenti. Molti di loro sono oggi validissimi registi conosciuti dal grande pubblico, altri studiosi di spettacolo, critici o docenti di Storia del Cinema. Per noi non sarà semplice individuare il miglior film, ma cercheremo di assimilare quel giudizio critico che nostro padre aveva, cercando di trovare quei requisiti di originalità nel racconto e nello stile di una regia che stupisca», dichiarano Carlo, Luca e Silvia Verdone, che decreteranno il vincitore dell’ottava edizione del Premio in occasione del Festival del Cinema Europeo, che si terrà a Lecce presso la Multisala Massimo dal 3 all’8 aprile prossimi.
Volete sapere chi sono i dieci finalisti? Eccoli: Gianclaudio Cappai per Senza lasciare traccia, Caterina Carone per Fräulein – Una fiaba d’inverno, Ferdinando Cito Filomarino per Antonia, Lorenzo Corvino per “Wax: We Are The X”, Marco Danieli per La ragazza del mondo, Irene Dionisio per Le ultime cose, Fabio Guaglione e Fabio Resinaro per Mine, Gabriele Mainetti per Lo chiamavano Jeeg Robot, Adriano Valerio per Banat – Il viaggio, Michele Vannucci per Il più grande sogno. E voi su chi puntate?