06 febbraio 2017

I Buddha controversi

 

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Nel 2018 in Afghanistan aprirà al pubblico il centro culturale Bamiyam, l’omonima valle patrimonio dell’UNESCO dove nel 2001 i talebani distrussero le due monumentali statue di Buddha.
Il complesso di 2.450 mq progettato dalla dalla società argentina M2R Arquitectos, che ha battuto più di 1000 partecipanti nel concorso internazionale di progettazione, ospiterà due gallerie dedicate all’archeologia afgana, un auditorium e una tea-house. Il centro è finanziato dal governo della Corea del Sud con  2,5 milioni di dollari e dal Ministero afgano dello sviluppo urbano e dell’edilizia abitativa, che ha impegnato 1,5 milioni per la costruzione di un giardino.
Gli esperti UNESCO stanno ancora discutendo a proposito della controversa ricostruzione della coppia di statue distrutte nel 2001 dai Telebani iconocolasti. A dicembre il gruppo che sta lavorando al progetto di Bamyan si è riunito a Monaco di Baviera per discutere dell’urgente piano di conservazione che dovrà coinvolgere il sito. La loro ultima riunione nel 2013 ha rivelato che alcuni archeologi tedeschi dell’ICOMOS avevano parzialmente ricostruito una piccola parte di una delle due statue senza l’autorizzazione dell’UNESCO, che si oppone alla ricostruzione dal 2011. Le ragioni? I costi elevatissimi (ricostruire solo il Buddha più piccolo costerebbe milioni di dollari), e la mancanza del materiale originale delle statue, oramai disperso. Andrea Bruno, consulente architettonico per l’Unesco da più di quarant’anni ha dichiarato: «Il vuoto è la vera scultura. La presenza immanente della nicchia anche senza la sua scultura all’interno rappresenta una vittoria per il monumento e una sconfitta per coloro che hanno cercato di cancellare la sua memoria con la dinamite». Il governo afgano continua a sostenere la ricostruzione di almeno una delle due statue, per incentivare il turismo e arricchire l’economia locale. Per ora la decisione sembra essere stata presa, ma l’UNESCO rilascerà a ottobre ulteriori raccomandazioni sul progetto stimato 12 milioni di dollari. (NG)

 

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