07 febbraio 2017

Arte e letteratura in carcere. Una giornata alla sezione femminile del San Vittore di Milano, presentando libri d’artista

 

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Si sono ispirate alle poesie e alle opere di Alda Merini, Lalla Romano, Helma Maessen, Donato di Poce ed Evelina Schatz. Sono le detenute della sezione femminile del Carcere di San Vittore di Milano, che domani metteranno in mostra i propri libri d’artista in una giornata che vedrà anche il coinvolgimento – ideale e virtuale – di una serie d’artisti, oltre che l’esposizione di una serie di pubblicazioni edite da PulcinoElefante e A Oriente!
Un incontro che arriva al termine del laboratorio d’arte condotto, per la GGIL di Milano, da Antonella Prota Giurleo e dal collezionista Marco Carminati
Si può ben dire che gli artisti, tra le loro opere, amino in particolare i libri d’artista perché questo manufatto, sobrio e preziosissimo, frammento che svela sottovoce il nucleo della ricerca propria di ciascuno declinata nella raffinata e irripetibile variante dell’oggetto libro, consente un momento intimo e libero nell’incontro con altre espressioni artistiche dove la carta diventa quella materia tangibile che incanta”, ricorda la curatrice Cristina Rossi che domani presenterà l’incontro, con la partecipazione di Anna Boschi, Giannetto Bravi, Marcello Diotallevi, Maria Morganti, Lucia Pescador, solo per citarne alcuni. Un momento forse decisivo, nella storia di un riscatto. Registrazione obbligatoria per chi arriva dall’esterno. Dalle 14. 

Nelle foto: Libro realizzato da Simonetta Ferrante, una delle artiste partecipanti, ispirata all’opera della poetessa olandese Helma Maessen, “Rifrazioni di luce” (buchi a laser e fili metallici)

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