09 febbraio 2017

Magnum, paparazzi e Carlo Mollino. Ecco gli anticipi di Camera e delle sue future mostre, con la presentazione ufficiale del nuovo direttore Walter Guadagnini

 

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L’ultima sala della mostra “Around Ai Weiwei. Photographs 1983-2016” ospitata da Camera-Centro Italiano per la Fotografia– è stato lo scenario simbolico della conferenza di presentazione del nuovo programma delle attività per il 2017 del Centro e, non meno importante, della presentazione, da parte del Presidente Emanuele Chieli, del nuovo Direttore di Camera, Walter Guadagnini, alla sua prima uscita pubblica. Si tratta di un momento di conclusione e di passaggio tra una mostra che volge al termine proprio in questi giorni- che rappresenta il capitolo finale di un programma positivamente avviato un anno fa- e la nuova stagione espositiva annunciata dal nuovo Direttore. 
Professore di storia della fotografia, curatore, e critico d’arte, Walter Guadagnini (in home page) ha tracciato le nuove linee guida e svelato i contenuti di un ricco programma caleidoscopico che- ponendosi anche in continuità con l’attività finora sviluppata da Camera- ha come obiettivo principale un nuovo impulso all’attività del Centro mediante il coinvolgimento e l’apertura verso nuovi pubblici, e il consolidamento di una sempre più intensa rete di collaborazioni nazionali e internazionali, con realtà anche apparentemente più  distanti, come dimostrato della recente esperienza con il Teatro Regio. Tra “proposte alte e pop”- come ha dichiarato lo stesso Direttore- la ricerca si sposta dalla fotografia italiana e internazionale di nuova generazione, ad autori più storicizzati, offrendo nuovi approfondimenti e punti di vista, nel dialogo tra i protagonisti del panorama della fotografia mondiale. Si inizia, infatti, il 3 marzo 2017 con la mostra che celebra i settant’anni dell’agenzia Magnum:  “L’italia di Magnum. Da Herni Cartier-Bresson a Paolo Pellegrino”. L’Italia è il punto di partenza di uno sguardo che assume rilievo internazionale, attraverso una ventina di autori che raccontano attraverso le loro opere la lunga carriera della notissima agenzia. Contemporaneamente- nel rispetto di questo doppio registro, si inaugura nello stesso giorno la mostra “I am nothing” curata da Francesco Zanot, e dedicata all’artista contemporaneo Valerio Spada. Un programma che promette appuntamenti interessanti con la retrospettiva dedicata a Erik Kessels, seguita dalla mostra “Arrivano i Paparazzi!” che indaga un fenomeno di costume fortemente italiano, per giungere alle soglie del 2018 con un’esposizione che esplora il linguaggio fotografico (sopra) di Carlo Mollino
Un intenso percorso, quindi, costellato di numerosi appuntamenti e attività, tra ricerca, didattica, e indagine dei numerosi linguaggi della fotografia che –per usare una metafora del Direttore- si dispiegano come una narrazione leggibile, come un racconto per capitoli tra le sale di Camera. (Manuela Santoro)

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