13 febbraio 2017

Addio a Jiro Taniguchi e ad Al Jarreau: personalità diversissime, ma grandi artisti l’uno “di carta” e l’altro “di voce”

 

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Jiro Taniguchi aveva 69 anni, ed era in qualche modo il padre dei manga moderni, e dedicati al pubblico più grande. Dal più conosciuto La montagna magica e Quartieri lontani, secondo il suo editore Casterman, che ha annunciato la scomparsa, il disegnatore giapponese è stato “un ponte fra il manga e il fumetto occidentale”. Autodidatta, amatore, così come il quasi coetaneo Al Jarreau, che invece veniva dalla California, e che ha dato vita al più formidabile jazz cantato.
Da qualche giorno in ospedale, Jarreau è “nato” come assistente sociale con una doppia vita: al lavoro diurno affiancava le notti passate a cantare nei club di San Francisco. 
Dalla vocalità strepitosa, Al aveva mischiato la black music al jazz, al soul e anche al pop. Interprete impagabile di pezzi come Your song di Elton John, o di Don’t you worry about a thing di Stevie Wonder, l’ultimo suo disco era uscito tre anni fa, dopo una lunghissima carriera offuscata proprio dalle non perfette condizioni di salute. Addio, grandi Maestri della carta e della voce, in grado di incantare generazioni.

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