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Il fascino della rovina è sempre forte. Rovine belle, ovviamente, non le case delle periferie di Aleppo o di Mosul sventrate dai cannoni bellici che raccontano solo orrore. Insomma, c’è rovina e rovina, e il paesaggio con rovina, come insegna la nostra Silvia Camporesi che ai luoghi abbandonati (più che rovinati) ha dedicato anni di lavoro culminati nel progetto Atlas, ha un discreto appeal mediatico.
Sullo stesso solco si muove la fotografa croata Mirna Pavlovic che si è fatta un giro per l’Europa alla ricerca di palazzi, un tempo ricchi e fastosi, ridotti oggi a un cumulo di macerie o poco più.
Da dove nasce l’appeal? Forse dal fatto che in questi luoghi si legge in controluce il passato luminoso oggi scomparso. E l’effetto nostalgia, l’immaginazione del tempo che fu sono ancora più seducenti della rovina.