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Ren Hang, morto lo scorso 24 febbraio a Berlino, arrivò anche a Lecce, al Bitume Photofest del 2014. Sulle mura di Porta Rudiae, nel centro storico, si incontrarono grattacieli di Pechino e cieli barocchi: le due grandi immagini del fotografo e poeta cinese presentate nel festival di fotografia salentino raffiguravano rispettivamente una coppia e una ragazza sullo sfondo della capitale cinese vista dall’alto. La foto della ragazza da sola, aggrappata alla ringhiera di una terrazza, ha il suo punto focale nello sguardo sorpreso di chi è stata scoperta ed è a sua volta scoperta, nuda, ed ha alle spalle una città incombente e sconfinata che provoca vertigini.
Ren Hang viene descritto come un provocatore, osteggiato in patria, accusato di pornografia dalle autorità cinesi, amato ed osannato in Occidente. Ma più che un provocatore, è stato provocato dalla società, colpito nella sua sensibilità che sembra emergere nei corpi fragili rappresentati nelle sue foto, nature metropolitane diafane, sole o indissolubilmente intrecciate le une alle altre. Illuminate da un lampo, da uno scatto fotografico: come la brillante e troppo breve carriera di Ren Hang. (Annamaria Serinelli)