27 febbraio 2017

Dmitry Rybolovlev vende. E perde 100 milioni

 

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Dmitry Rybolovlev è noto ai più per essere, in ordine sparso, un magnate russo, il padrone di una squadra di calcio, il proprietario dell’isola Scorpions, un tempo appartenuta alla famiglia Onassis, e infine il protagonista del divorzio più costoso del secolo. Per chi segue l’arte, invece, Rybolovlev è uno dei collezionisti più importanti al mondo, con una raccolta che comprende dipinti di Paul Gauguin, Auguste Rodin, Amedeo Modigliani, Pablo Picasso, Henri Matisse, e Mark Rothko. Qualche anno fa il magnate è stato al centro del processo noto come il Bouvier Affair, che lo ha visto contrapporsi al consulente e pioniere dei porti franchi per l’arte Yves Bouvier, accusato di frode per aver sovraccaricato i conti del magnate russo di circa un miliardo di dollari. 
A distanza di due anni dalla querelle Rybolovlev sta mettendo in vendita alcune delle grandi opere della sua collezione. Christie’s ha incluso nei cataloghi delle sue aste almeno cinque pezzi nelle vendite tra il 28 febbraio e il 7 marzo: una scultura di Rodin e due dipinti di Gauguin, Picasso, René Magritte e Mark Rothko. Le stime per le opere sono tutte al di sotto dei prezzi di acquisto, ad esempio la casa d’aste stima il valore di Le domaine d’Arnheim di Magritte del 1938 tra gli 8 e i 10,6 milioni di dollari, decisamente meno rispetto ai 43,5 milioni di dollari che Rybolovlev aveva speso per l’opera.
Alcune opere il russo le ha già piazzate nei mesi passati. Venduto Otahi di Paul Gauguin per una cifra che si è fermata circa il 60 per cento al di sotto del 120 milioni di dollari che Rybolovlev aveva pagato. Per ora questa serie di vendite ha portato ad una perdita di circa 100 milioni rispetto alle cifre spese in fase di acquisto tra il 2003 e il 2015, anni in cui spese circa 2 miliardi di dollari per 38 opere, di autori vari da Leonardo a Picasso. (RP)

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