01 marzo 2017

I “Transformers” arrivano a Milano: da pezzi d’auto sfasciate a monito sui rifiuti come risorsa. Al Museo della Scienza e della Tecnica

 

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Si intitola “Transformers Art”, e aprirà dopodomani al pubblico al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano. Di che si tratta? Di una serie di sculture ispirate ai celebri Transformers, gli alieni robotici e mutanti, create dal giovane artista montenegrino Danilo Baletic, con materiali recuperati nelle discariche. 
Dopo il grande intervento di Cai Guo-Qiang nel cortile, inaugurato nel 2014, ancora una volta il museo sceglie una “macchina” con l’intento di attirare l’attenzione sul tema dei rifiuti come risorsa; un’occasione per la stessa istituzione di mettersi in gioco portando nei propri spazi un’esposizione che rende l’esperienza di visita più curiosa e originale, specialmente per i più piccoli. 
Classe 1992, Baletic è attualmente studente della facoltà delle arti presso l’Università Donja Gorica e fin da bambino ha avuto una sfegatata passione per i giocattoli in grado di trasformarsi da automobili in guerrieri, proprio come nel fumetto Transformers. Dall’anno della prima produzione, nel 2012, il giovane artista ha realizzato dieci robot giganti e altri cinque sono in fase di realizzazione, e tra questi c’è anche Megatron che – assicurano dal museo – sarà la scultura più alta costruita da un artista vivente. Mica male, insomma, per un venticinquenne. E dopo la tappa milanese i robot partiranno per un tour in giro per il mondo. Come nelle migliori, e più avvincenti, storie. 

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