06 marzo 2017

Facebook di nuovo censore. Nel mirino stavolta finisce un dipinto a sfondo saffico di Charles Blackman, di oltre sessant’anni fa

 

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Due donne nude, sdraiate una accanto all’altra, una di schiena, l’altra frontale. Siamo nel 1950, e la tela è firmata dall’artista Charles Blackman OBE. Se non fosse per il titolo, Woman Lovers, a nessuno forse verrebbe in mente di leggere il dipinto in maniera sessuale, tutt’al più come un esercizio da studio, mettendo in scena due modelle in forma vagamente cubista.
Eppure un accenno di seno, di pube, di natiche (o forse è stato il gatto nero o le due mele nel lato inferiore della tela) hanno fatto scattare l’allarme su facebook, che ha bloccato l’immagine postata dalla casa d’aste Mossgreen, con l’accusa di essere “prodotto o pubblicità di servizi per adulti”. Che hanno fatto da Mossgreen? Pare abbiano bombardato il social media in segno di protesta, inviando centinaia di volte la stessa immagine, “Molto bella e che non è, in nessuna forma, apertamente sessuale”, ha riportato l’amministratore delegato della casa, Paul Summer, aggiungendo che è come tornare nel 1950. 
Già, non solo per il dipinto, ma anche per la “cecità” del tanto caro social media, che ha ribadito la sua “tolleranza zero” nei confronti di questo tipo di immagini. Per poi, dopo qualche ora, rimangiarsi le parole e approvare la pubblicazione. Veri geni. 

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