16 marzo 2017

Come cambia il museo, tra curatela, critica d’arte e sistema. Una giornata di studi al MAXXI, per raccontare di uno “Spazio Elastico”

 

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Prende il nome da un celeberrimo ambiente di Gianni Colombo, Spazio Elastico appunto, la giornata di studi “Spazio Elastico. Critica. Esposizione. Musei” che domani – al MAXXI – metterà insieme una serie numerosissima di voci appartenenti alla curatela, alla critica d’arte, alla ricerca sul campo, proprio per discutere il tema del museo contemporaneo in relazione – appunto – con queste pratiche.
Organizzato con il contributo del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Roma Tre, la giornata – inizio alle 9.30 – analizzerà i nodi storici e teorici osservabili nelle vicende dell’arte e della sua esposizione negli ultimi decenni, con particolare attenzione allo scenario italiano, anche in relazione ad altre discipline e campi di ricerca, dalle scienze sociali all’architettura, dai visual studies all’antropologia.
A parlare delle mutazioni della critica e delle relazioni con la scrittura, l’indagine storica e a tracciare una fotografia del momento attuale della cultura? Saranno, tra gli altri, Lorenzo Benedetti (Kunstmuseum St.Gallen), Jean-François Chevrier (École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi), Andrea Cortellessa (Università Roma Tre), Gabriele Guercio (storico dell’arte), Marcella Lista (Centre Georges Pompidou, Parigi) e Claudio Zambianchi (Università di Roma “La Sapienza”). Da non perdere, soprattutto se volete fare un punto della situazione. 
Nelle foto: Gianni Colombo, Spazio Elastico, 1967, foto Mimmo Frassineti

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