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L’immagine ritrae Amritsar, città indiana del nord, in uno degli scorci più belli. Ma nonostante tutto il fascino che il cosiddetto Subcontinente riesce ancora a esercitare, c’è dell’altro. Qualcosa che riguarda intimamente il modo in cui Irene Kung, fotografa svizzera e viaggiatrice incallita, ritrae questa ed altre città e superbi monumenti indiani. L’aura magica, di una realtà al di fuori del tempo, è esaltata dal suo obiettivo, dall’evanescenza e leggerezza attraverso cui l’immagine si dipana davanti ai nostri occhi. Sembra di essere di fronte a un’epifania.
Da sempre Irene Kung punta sulla centralità dell’immagine, liberata da ciò che gli stava intorno ed esaltata in questa esclusività. Ma in passato le sue fotografie erano per lo più scure, il nero cancellava l’ambiente, i dettagli. Negli ultimi scatti c’è invece una luce diffusa, calda e avvolgente. Un nuovo tratto di un percorso felice.
Da ieri le ultime immagini di Irene Kung sono in mostra presso la galleria Valentina Bonomo di Roma.