“La cornice separa l’immagine da tutto ciò che è non-immagine. Definisce quanto da essa inquadrato come mondo significante, rispetto al fuori-cornice, che è il mondo del semplice vissuto.” Iniziamo la rubrica dedicata al mercato citando uno dei libri fondamentali per ogni studente di Storia dell’Arte, L’invenzione del quadro di Victor Stoichita, che ha dato una definizione impeccabile di quello che la cornice fa nel suo inquadrare qualcosa. Proprio le cornici saranno protagoniste della prossima vendita della casa d’aste milanese Pandolfini, dedicata alla raccolta di Franco Sabatelli, proprietario di una storica bottega a Brera, chiusa da qualche tempo, nella quale per cinquantacinque anni ha esposto, raccolto e studiato, cornici antiche di tutte le epoche e provenienze, ma in particolare si è specializzato nella produzione italiana dal XVI al XIX secolo. Antiquario e mercante, prima di tutto Franco Sabatelli è stato ed è collezionista; oggi conserva per sé una numerosissima serie di piccole cornici di ogni epoca e luogo, altre saranno messe all’incanto il prossimo 22 marzo. Tra i lotti importanti due Sansovino entrambe eseguite a Venezia nel XVI secolo, una in legno intagliato e lumeggiato d’oro, intagliata a spirali e centrata nella fascia superiore da una testina di putto alato, l’altra totalmente dorata e intagliata a robuste volute, la cui stima alta raggiunge rispettivamente i 4mila euro e i 3mila e 500 euro. Due esemplari in asta provengono dalla Roma del Seicento, uno degli inizi del diciassettesimo secolo in legno laccato a fondo scuro con decori di ramage fioriti offerto per una cifra che potrebbe andare tra i 2mila e 500 e i 3mila e 500 euro. L’altra cornice è di pieno Seicento ed è interamente dorata e decorata da un torchon di foglie e nastri, una bellezza che vale 5mila euro. Queste “ragazze”, come Sabatelli ama chiamare le sue cornici, forse faranno un buon matrimonio e incontreranno un quadro degno della loro bellezza. (RP)
