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Ricordate le distorsioni geometriche dagli effetti paradossali dell’artista olandese Maurits Cornelius Escher? I suoi mondi impossibili che sembrano partoriti da un sogno? Basta pensare ad un viaggio lungo i confini dello spazio, cercando continuamente di rappresentare un universo interiore costituito da deformazioni spaziali, simmetrie ed illusioni ottiche. Impensabile rendere il suo mondo anche un poco nostro? Sicuramente mai riusciremo a vivere in un mondo come i suoi occhi lo hanno osservato, ma per l’ingegneria niente è impossibile. In Olanda, patria del famoso artista, le convenzioni architettoniche sono state totalmente stravolte, dando vita all’acquedotto di Veluwemeer, il cosiddetto Ponte al contrario; si trova vicino alla città di Hardewijk, inaugurato nel 2002.
Qui tutto è possibile le macchine passano sotto mentre le barche sopra, una sorprendente opera di ingegneria che misura 25 metri di lunghezza, 19 metri di larghezza e 3 metri di profondità, permettendo un flusso costante del traffico tanto sulla strada quanto sull’acqua. Gli ingegneri hanno selezionato questo affascinante design principalmente per un fattore economico, risparmiando rispetto ad altri progetti. Un semplice ponte convenzionale sarebbe potuto essere un’opzione, ma avrebbe comportato un maggiore budget ed un periodo di costruzione più lungo; dato che l’acquedotto non avrebbe dovuto sostenere un grande flusso d’acqua l’alternativa, dal design sorprendente, ha preso forma. Proprio come in un’opera del grande Escher. (Gaia Tirone)
Fonte: Interesting Engeneering