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Ancora una volta, registriamo nella Città Eterna l’apertura di una nuova galleria d’arte contemporanea. Quasi che il contemporaneo voglia doppiare (e sembra che ci stia riuscendo bene) il tradizionale primato romano dell’arte antica e dell’antiquariato. Questa volta, la novità non viene da oltreoceano. Ma è autoctona. Protagonista è Giulia Abate (nella foto in homepage). Tutt’altro che un’outsider. È figlia del grande fotografo Claudio Abate ed è moglie di Massimiliano Mucciaccia, gallerista impegnato tra Roma, Londra e Singapore.
Il progetto del nuovo spazio nel cuore di Roma, in piazza Borghese, è quello di sostenere e promuovere artisti nazionali e internazionali di nuova generazione, i cui lavori possano dare impulso a un collezionismo giovane e senza preclusioni. «Si tratta di metterci in viaggio – ci ha detto Giulia Abate – verso una terra inesplorata e di saper scegliere e scoprire nuovi sguardi in grado di suggestionare il nostro. Perché credo che la vera arte sia una forma espressiva che deve prima di tutto saperci emozionare. Mi piacerebbe, in questo senso, poter guidare chi ha voglia di intraprendere l’emozionante percorso del collezionismo, partendo proprio da un’arte ancora tutta da scoprire, in un mondo dove, se non si costruiscono argini o ponti verso la comprensione dello stesso, si rischia di naufragare nell’impoverimento culturale».
Più nello specifico, il focus della programmazione espositiva, che inaugurerà il 3 maggio con i due artisti romani Francesco Cervelli e Mauro Di Silvestre, sarà incentrato soprattutto sulla pittura (e sulla scultura) contemporanea. Scelta coraggiosa e ancora in controtendenza rispetto ad alcuni fenomeni del panorama attuale, forse, spesso, solo delle mode. Ma testimonianza della vitalità di un genere e delle sue infinite risorse espressive e concettuali. (CBS)