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«Carolee Schneemann è una delle figure più importanti nell’ambito dello sviluppo della Performance e Body Art. È una pioniera della performance femminista dei primi anni ’60 e ha utilizzato il proprio corpo come materia principale della propria arte. Così facendo l’artista concepisce la donna sia come creatrice sia come parte attiva della creazione stessa. In opposizione alla tradizionale rappresentazione delle donne come semplici oggetti nudi, Schneemann ha utilizzato il corpo nudo come forza primitiva e arcaica in grado di unificare le energie. Il suo stile è diretto, sessuale, liberatorio e autobiografico. L’artista promuove l’importanza del piacere sensuale femminile ed esamina le possibilità di emancipazione politica e personale dalle convenzioni sociali ed estetiche predominanti. Attraverso l’esplorazione di una vasta gamma di mezzi espressivi come la pittura, il cinema, la video arte e la performance, Schneemann riscrive una personale storia dell’arte, rifiutando l’idea di una storia narrata esclusivamente dal punto di vista maschile». Con queste parole il Presidente della Biennale Paolo Baratta, insieme alla direttrice di “Viva Arte Viva” Christine Macel, hanno annunciato il conferimento del Leone d’Oro alla Carriera a Carolee Schneemann, classe 139, nata in Pennsylvania e di casa nella Hudson Valley newyorchese.
Il premio sarà consegnato sabato 13 maggio 2017 a Ca’ Giustinian, in occasione dell’apertura al pubblico della Biennale.
Associata alle correnti Fluxus, Neo-Dada, alla Beat Generation e all’happening, il lavoro “sui generis” di Schneemann è stato esposto al LACMA di Los Angeles, al MoMA, al London National Film Theatre, e l’artista è stata anche docente in varie università, dal California Institute of the Arts, alla School of the Art Institute of Chicago, l’Hunter College e la Rutgers University, dove è stata la prima donna-artista insegnante.
Nelle foto: Carolee Schneemann, copyright Andy Archer