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Una fortezza scavata nella roccia viva, che sembra sospesa sul golfo di Napoli. Si tratta delle possenti mura mai espugnate di Castel Sant’Elmo, dei suoi ambulacri labirintici che si perdono nelle fondamenta, della sua piazza d’armi innalzata sulla città e, una volta, zona strategica per re e generali, adesso scorcio panoramico mozzafiato. E questo luogo di dialogo, interazione, sosta e contemplazione, è al centro della rilettura proposta dal concorso Un’opera per il Castello, a cura di Angela Tecce e Claudia Borrelli, promosso dal Polo museale della Campania in collaborazione con il MIBACT. Un’occasione tanto impegnativa quanto affascinante per gli artisti under 36, che avranno tempo fino al 22 maggio per inviare i loro progetti all’indirizzo pm-cam.santelmo@beniculturali.it. Tema di questa VI edizione è “Le forme dell’abitare” e, come solito, sono accettate tutte le soluzioni e le interpretazioni, senza limitazioni tecniche o teoriche. I progetti dovranno essere inediti e il vincitore riceverà un premio di 10.000 euro, comprensivo della realizzazione dell’opera che verrà acquisita dal Polo museale della Campania ed entrerà a far parte della collezione permanente di Castel Sant’Elmo. Le edizioni precedenti furono vinte da Daniela Dimaro, Rosy Rox, poi in ex-aequo da Gianmaria Tosatti e dal collettivo francoitaliano Le Jardin, quindi da Claudio Beorchia e, infine, da Paolo Puddu.
In atlo: Paolo Puddu, Follow the shape, 2017, Castel Sant’Elmo, foto di Neal Peruffo