24 aprile 2017

Ramses torna a risplendere

 

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Noto come Ramses il Grande o Ozymandias il faraone Ramses II governò l’Egitto dal 1279 al 1213 A.C., diventando famoso per le grandi spedizioni militari e per molti dei suoi progetti edilizi che accrebbero il successo del suo impero.
La statua di Ramses II venne scoperta dal team dell’archeologo Mohamed Abdel- Qader intorno al 1958/ 60 smembrata in 58 pezzi.
È la prima volta che una delle più grandi attrazioni del Tempio di Luxor viene restaurata, viste anche le enormi proporzioni del colosso: 82 tonnellate per 11 metri di altezza. L’enorme statua in granito nero, rappresentante il terzo faraone della XIX dinastia, venne danneggiata da un terremoto nel IV secolo e solo nel novembre 2016 cominciarono i lavori di rifacimento. 
L’inaugurazione è avvenuta il 18 aprile davanti alle pareti del Tempio di Luxor che ospitano la statua, sulle rive del Nilo. La serata è stata anche occasione per annunciare la scoperta di un’altra tomba: quella del nobile Userhat di circa 3mila e 500 anni fa, contenente dieci bare ed otto mummie.
A parlare della nuova ed incredibile scoperta è stato il Capo delle Antichità di Luxor, Mostafa Waziri, entusiasta del successo dell’impresa archeologica che ha portato alla luce più di mille statue funerarie e altri sarcofagi, probabilmente aggiunti 500 anni dopo la costruzione della camera funeraria, tutti ben conservati.
Inoltre ha affermato di essere contento del turismo che, nonostante il recente attentato dell’Isis nei pressi del monastero di Santa Caterina – dove un poliziotto è rimasto ucciso ed altri feriti – , è tornato a dei livelli ritenuti “normali”. (Giulia Pavesi)
Fonte: artnet 

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