25 aprile 2017

Ricordare Gramsci, con Elisabetta Benassi. Così l’Istituto Treccani apre le porte all’arte contemporanea

 

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Una sentita commemorazione per rievocare la vita e le idee di Antonio Gramsci, attraverso il linguaggio dell’arte. L’Istituto Treccani ricorda l’80° anniversario dalla scomparsa di Antonio Gramsci con “Passato e Presente”, one day exhibition di Elisabetta Benassi, a cura di Iacopo Ceni e in collaborazione con la Fondazione Gramsci, aprendo per la prima volta la sede storica dell’Istituto all’arte contemporanea. 
Così, negli spazi di Palazzo Mattei di Paganica, sarà allestita l’opera di Benassi che, interpretando in maniera coerente la funzione del luogo, riporta l’attenzione sulla densità simbolica del libro, ciò che rimane dell’uomo e del pensatore, oggetto carico di responsabilità e portatore di infinite riletture. Attraversando la penombra e il silenzio di tre sale vuote, si arriverà a Passato e presente, raccolta di scritti confluita nei Quaderni del Carcere, qui fissata a parete con un chiodo di ferro battuto che ne trafigge le pagine. Una gestualità esplicita che richiama l’attualità e la forza del pensiero gramsciano, «siamo inchiodati tra passato e presente – dice l’artista – e viviamo in un’epoca senza storia e senza futuro». 
Inoltre, per l’occasione, verrà eseguito dal vivo il brano La fabbrica illuminata di Luigi Nono, compositore veneziano frequentemente ispiratosi alle teorie gramsciane per il suo lavoro. Durante la realizzazione dell’opera, commissionata dalla RAI ma successivamente censurata per i contenuti politici, Nono si recò negli stabilimenti genovesi dell’Italsider, per registrare i suoni, i rumori e le voci della fabbrica e documentare le condizioni lavorative degli operai. Il brano, che prevede anche testi di Giuliano Scabia e un frammento di Due poesie a T. di Cesare Pavese, sarà eseguito dal mezzosoprano Monica Bacelli, mentre la regia sonora sarà firmata dal Maestro Alvise Vidolin. 
In alto: Elisabetta Benassi, Passato e presente, 2013. Courtesy of the artist and Magazzino, Rome.

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