27 aprile 2017

Palazzo Chigi di Ariccia diventa Granpalazzo. Al via il format che offre un’alternativa ai trend del mercato

 

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Artisti da tutto il mondo e gallerie internazionali, riuniti per due giorni in un luogo appartato dai grandi flussi del contemporaneo, intessendo relazioni e favorendo i rapporti commerciali. È questa l’idea guida di Granpalazzo, format che trova una via di mezzo tra la fiera e l’happening e che, per la terza edizione, dopo le prime due a Palazzo Rospigliosi, a Zagarolo, si sposta in un altro luogo d’eccezione, precisamente a Palazzo Chigi di Ariccia, 18 chilometri da Roma. Così, il progetto ideato da Paola Capata, Delfo Durante, Ilaria Gianni e Federica Schiavo, oltre a suggerire una significativa ibridazione tra le forme barocche dell’edificio e i linguaggi dell’arte contemporanea, proporrà una alternativa indipendente e valida ai trend del mercato. La procedura è semplice, le gallerie vengono invitate dall’organizzazione e possono presentare un solo artista, il cui lavoro sarà allestito nei 1000 mq del piano nobile e del mezzanino, affianco alla collezione del Museo del Barocco Romano. La terza edizione vede confermata la grande partecipazione del 2016 e offrirà uno spaccato esaustivo sulle ricerche internazionali più avanzate, con la maggior parte degli artisti nati tra gli anni ’70 e ’80 e 27 gallerie provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti. Come, tra le altre, Pinksummer di Genova, con Alis/Filliol, Wilfried Lentz di Rotterdam, con Giorgio Andreotta Calò, Collicareggi di Catania, con Ana Cardoso, Francesca Minini di Milano, con Alice Ronchi, Tiziana Di Caro di Napoli, con Tomaso Binga, Anat Ebgi Gallery di Los Angeles, con Amie Dicke, Daniel Marzona di Berlino, con Sofia Hultén

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