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Il World Monuments Fund ha lanciato la sua prima campagna su Instagram: l’iniziativa è nata ieri, 26 aprile, a pochi giorni dalla demolizione di tre importanti strutture in India.
Il WMF tramite il social network cerca di portare l’attenzione a quelle strutture ed edifici del mondo che, in numero sempre più crescente, rischiano di venire abbattute per mancanza di norme o volontà – anche politiche – che li proteggano.
A tal fine è stato pubblicato un elenco di 30 siti sulla pagina web del WMF, stilato da architetti ed esperti, a cui però anche il pubblico può contribuire: il sito darà la possibilità di aggiungere cinque edifici ogni settimana fino al 25 maggio .
Dopo la pubblicazione della lista dei siti, la stampa indiana ha reso noto che il 23 aprile è stata demolita la Sala delle Nazioni a Nuova Delhi – costruita nel 1972 dall’architetto Raj Rewal per celebrare il 25° anno di Indipendenza dell’India – la Hall of Industry e il Nehru Pavilion, tutti edifici inseriti nella lista di cui sopra. Gli ordini di demolizione erano stati impartiti dalla India Trade Promotion Organization che seguiva i lavori di un’importante area all’interno dello stesso sito.
Solamente qualche giorno prima, il 20 aprile, l’architetto Raj Rawal aveva presentato al tribunale indiano una petizione che avrebbe protetto la “Hall of Nation”, la “Hall of Industry” e il “Nehru Pavilion” che però è stata respinta.
Joshua David, presidente della World Monuments Fund, dopo il verdetto negativo del tribunale ha dichiarato che sarà necessaria una maggiore consapevolezza affinché quest’eredità moderna venga protetta da ulteriori oltraggi. (Giulia Pavesi)
Fonte: The Art Newspaper