28 aprile 2017

A.A.A. Jean Pigozzi cerca sede per la sua collezione di arte africana

 

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Sono 10.000 e in cerca di una casa. Sembra un esodo ma non lo è, in effetti, non possono proprio muoversi. Perché stiamo parlando di sculture, disegni, fotografie, installazioni e video, tutte opere che fanno parte della grande collezione di Jean Pigozzi, businessman, filantropo, fotografo e collezionista, in particolare, di arte africana. Proprio in Africa, il francoitaliano non c’è mai stato, lui stesso si definisce un «cattivo viaggiatore» ma dal 1989, insieme a André Magnin, è riuscito a mettere insieme quello che potrebbe essere il museo continentale più ricco di sempre. E seguendo poche, semplici regole, per la precisione tre: «gli artisti dovevano essere dell’Africa nera, vivere e lavorare lì», ha detto Pigozzi, al quale lo spazio non manca di certo, visto che le sue proprietà immobiliari fanno il giro del mondo, Parigi, Antibes, Londra, New York, Ginevra e Panama e chissà dove ancora. Manca proprio un museo. «In cinque anni voglio creare uno spazio operativo in Europa», ha detto ai media francesi, «Spero di trovare presto una casa permanente per la mia collezione». Qualcuno si offre?
In alto: Seydou Keïta Sans titre, 1949 Tirage argentique moderne 50 x 60 cm Paris, Collection Fondation Cartier pour l’art contemporain © Seydou Keïta / SKPEAC / photo courtesy CAAC – The Pigozzi Collection, Genève

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