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È tutto pronto per dare il via al Festival della Fotografia Europea, che quest’anno torna a coinvolgere i più importanti siti storici e l’intera città di Reggio Emilia. A cura del comitato scientifico composto da Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini, la manifestazione si svolgerà nelle giornate inaugurali del 5-6-7 maggio, con una fitta programmazione di opening, talk, proiezioni, eventi e presentazioni, mentre le mostre saranno visitabili fino al 9 luglio. La tematica scelta sarà “Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro”, esaminando l’elemento della fotografia alla luce dei più recenti dibattiti in merito alla sovrapproduzione di immagini nel presente e all’utopia dell’archivio universale.
L’archivio si rivela per le sue innumerevoli eventualità, come idea, tentativo, fallimento o patrimonio: punta di diamante è la mostra “Paul Strand e Cesare Zavattini. Un Paese. La storia e l’eredità a Palazzo Magnani”, che ripercorre, esaustiva e minuziosa, l’incontro, la nascita e la fortuna del fotolibro di Luzzara. La fotografia come documentazione storica ritorna nello Spazio Gerra, che con “A 50 anni dalla Summer of Love: immagini di una rivoluzione” racconta, tramite gli scatti di Robert Altman, Elaine Mayes, Bruno Vagnini e Baron Wolman, la controcultura della Beat-Hippie Generation e i personaggi che l’hanno resa tale.
Cuore pulsante sono invece le esposizioni ai Chiostri di San Pietro, tra cui la personale di Gianni Berengo Gardin, “Dall’archivio al mondo”; la collettiva “Les nouveaux encyclopèdistes”, che racchiude i lavori di quattordici artisti internazionali sul web, la ricerca google, l’illimitatezza di informazioni e le nuove sfide del futuro; la raccolta “Breve storia della fotografia sudafricana”, che ribadisce il longevo legame della città con il Sudafrica e il Mozambico, un’apertura alle frontiere esterne in cui Reggio non si risparmia affatto.
Grande novità di quest’anno è il circuito Off, una sorta di “fuori festival” che si riversa liberamente in gallerie, negozi, ristoranti, scuole, circoli, teatro e case private, forte dell’iniziativa cittadina.
Per tutte le informazioni, è possibile consultare il sito. (Giulia Ronchi)
In home: Paul Strand, The Family, Luzzara Paul Strand Cesare Zavattini Un paese Einaudi editore, 1955 pag. 81 Colecciones FUNDACIÓN MAPFRE © Fernando Maquieira, 2017 ©Aperture Foundation Inc., Paul Strand Archive
In alto: Agnès Geoffray, Incidental Gestures, 2011-2012