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«Siamo molto soddisfatte di poter confermare l’eccellenza delle collezioni private italiane costituite negli ultimi trent’anni. Un caso perfetto è rappresentato dai due Albers degli anni 60, che abbiamo volutamente scelto di presentare a Milano con la certezza che offrendoli al mondo avremmo potuto registrare – e così è stato – prezzi da piazze internazionali: Milano come Parigi, Londra, NY e Hong Kong». Queste le parole di Beatrice Botta e Marta Giani, responsabili dell’asta tenutasi nei giorni passati da Sotheby’s a Milano. Presenti tutti i grandi nomi, come Lucio Fontana, autore dei due top lot della vendita: Concetto Spaziale, Attese, del 1966, che ha superato le aspettative vendendo per oltre un milione di euro; e l’altro Concetto spaziale, un’idropittura su tela passato di mano a 931mila euro.
Ottimo il risultato dei due dipinti di Josef Albers, due studi per Homage to the square, uno del 1961 battuto per 700mila euro circa e l’altro del 1969 venduto a 631mila euro.
La combustione di Burri, montata su ferro del 1967, è rimasta entro le stime vendendo a 607mila euro.
Il risultato dei due giorni di vendita conferma Milano come uno dei luoghi in cui il mercato si muove, con il 95 per cento di lotti venduti e un totale di 14 milioni di euro. (RP)