28 agosto 2002

Biennale di La Spezia 2002, tutte le informazioni

 

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La Biennale Europea Arti Visive, Premio del Golfo 2002, atteso evento destinato a qualificare l’attività artistica della città della Spezia, apre quest’anno le porte il 21 settembre. Quest’anno la Biennale affianca al Premio del Golfo dedicato alla giovane pittura europea una seconda mostra di grande significato simbolico: la retrospettiva antologica delle opere di Berto Lardera, artista nato a La Spezia nel 1911 e morto in Francia nel 1989. Entrambe le mostre costituiscono, ciascuna con la propria valenza specifica, un’occasione unica e obiettiva per la crescita della vita culturale della città, del territorio del Golfo dei Poeti e, in senso più vasto, dell’intera penisola.
Il Premio del Golfo, infatti, fondato nel 1933 dal padre del Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti, dopo alterne vicende (l’interruzione dovuta al secondo conflitto mondiale, la ripresa negli anni Sessanta e la pausa successiva ecc.) si è riaffermato nel 2000 grazie alla volontà dell’amministrazione comunale e degli altri enti promotori, tra i quali in primis la Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia e poi della Camera di Commercio, della Regione, della Provincia e dell’Azienda di Promozione Turistica della Spezia.
Dedicato alla pittura e volto a incrementare le collezioni civiche che dovranno risiedere nella Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di prossima apertura, quest’anno il Premio vede la partecipazione di giovani artisti provenienti da vari Paesi europei: dalla Francia alla Germania, dall’Olanda alla Grecia, dalla Spagna al Portogallo, dalla Svizzera alla Bosnia e infine dall’Italia all’Austria. Tra i partecipanti, inoltre, quest’anno sono stati invitati anche artisti del Marocco. Infatti, tra le novità del Premio, vi è l’individuazione del ruolo particolare che una città come La Spezia potrebbe assumere nel dibattito artistico dell’area mediterranea, in cui numerosi fattori culturali e rilevanti elementi di trasformazione suggeriscono attenzione allo sviluppo delle giovani generazioni di altri paesi, portatrici di nuove realtà sociali e culturali, dialettiche con le più consolidate esperienze di arte contemporanea dei paesi europei. La Biennale dunque, in tale quadro, alla ricerca di una propria vocazione tra numerose altre iniziative analoghe esistenti nel vecchio continente, si apre a un rapporto nuovo con Paesi che si affacciano all’arte contemporanea come a un settore di attività creatrici oltretutto di relazioni e comunicazioni che favoriscono la conoscenza tra le culture del Mediterraneo.
Quest’anno infatti i Direttori dei Musei e delle istituzioni culturali degli tredici Paesi individuati, hanno scelto 21 giovani artisti al di sotto dei trentacinque anni, dei quali saranno esposte circa cinquanta opere di pittura; intanto, nell’attesa dell’auspicata apertura della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea negli ambienti dell’ex Tribunale della Spezia, quest’anno la mostra del Premio del Golfo si terrà in appositi spazi ricavati e allestiti con un progetto specifico presso il Palasport della città.
Senza voler costituire una tematica di indirizzo, tuttavia il titolo dato quest’anno all’evento, Varianti impreviste: forme d’arte in atto e a venire , ha un evidente interesse al rilevamento di problematiche artistiche puntuali nell’attuale frangente storico.
L’evento, concepito dal curatore scientifico Bruno Corà, direttore del Centro per l’Arte Contemporanea di Prato, Museo Pecci, vede la collaborazione, in qualità di esperti segnalatori, di Daniel Abadie, direttore della Galerie Nationale du Jeu de Paume (Parigi), Manolo Borja Villel, direttore del MACBA (Barcellona), Bernard Fibicher, direttore della Kunsthalle Bern (Berna), João Fernandez, direttore del Museu Serralves (Porto), Ida Gianelli, direttrice del Castello di Rivoli, Enver Hadjomersphaic, direttore del Museo d’Arte Contemporanea di Sarajevo, Franz Kaiser, direttore dell’Haags Gemeentemuseum (L’Aja), Katerina Koskina, curator della Fondazione J. E. Costopoulos (Atene), Peter Noever, direttore del MAK (Vienna), Sakhina Rharib, conservatrice del Musée de Marrakech, Mattijs Visser, direttore del Kunst Palast (Düsseldorf).
Gli artisti invitati sono : Eldina Begić, Hicham Benohoud, Bleda y Rosa, Etienne Claret de Fleurieu, Luis Paulo Costa, Christina Dimitriadis, Andrej Djerkovich, Xavier Escribà, Gabriel Lester, Maider López, Chiara Minchio, Ilias Papailiakis, Peter Pommerer, Jorge Queiroz, Martina Reinhart, Koni Schütz, Alessandra Tesi, Monia Touiss, Mathis Vass, Francesco Vezzoli, Edwin Zwakman.
Una giuria – composta da Enrico Castellani (artista), Bruno Corà (direttore museo), Giuliano Gori (collezionista), Marco Meneguzzo (critico d’arte), Fuyumi Namioka (curator), Giulio Paolini (artista) – designerà, alla vigilia dell’apertura della mostra, i vincitori del Premio del Golfo 2002.

[exibart]

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