15 maggio 2017

Il pittore che scrive con le immagini. L’universo poetico di Emilio Isgrò alla Tornabuoni Art di Parigi

 

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Dalle Cancellature fino alla Poesia Visiva e a lavori più recenti, dai 24 volumi dell’Enciclopedia Britannica lunga 22 metri che Isgrò ha cancellato nel 1969 a Dichiaro di non essere San Sebastiano (2012), Dichiaro di non essere Sant’Agata (2012), e La mano di Dante (2014). La retrospettiva parigina, visitabile fino al 17 giugno nei bellissimi spazi espositivi della Galerie Tornabuoni Art di Parigi, è una vera consacrazione al lavoro titanico del grande artista concettuale italiano, legato alle oramai iconiche Cancellature
«La cancellatura è strettamente legata allo scrivere, al comunicare. Nel portare un dubbio sulla parola e sulla comunicazione, ho voluto domandarmi se le parole dicevano tanto e dicevano tutto, ed è cosi che nel 1964 ho cominciato a cancellare i miei primi libri. (…) La parola non è distrutta, sotto c’è sempre. Il mare di cancellature che io propongo sono un inno alla vita», dichiarava Emilio Isgrò in occasione del vernissage della mostra “La cancellatura efface la censure”, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, lo scorso 27 marzo. Infatti, questa personale fa parte di un trio di mostre precedentemente presentate nelle gallerie Tornabuoni di Milano e Londra, e all’IIC di Parigi, appunto. Ricordiamo, inoltre, che l’anno scorso Milano ha accolto le sue opere a Palazzo Reale, alle Gallerie d’Italia, con il Ritratto di Alessandro Manzoni Cancellato, e alla Casa del Manzoni, con i 35 volumi di I Promessi sposi Cancellati per Venticinque lettori e dieci appestati
La Tornabuoni Art presenta La lumière de la Liberté, (2017), un’installazione monumentale realizzata appositamente per questa retrospettiva. La scultura, che rimanda alla Liberty Enlighting the World di New York meglio conosciuta come la Statua della Libertà, di cui esiste una copia più piccola sita sull’isola dei cigni a Parigi, è simbolo di speranza e di ospitalità ed è qui presentata senza la mitica torcia in mano, diventando così una critica diretta alla perdita di valori umani come l’uguaglianza e la fraternità. Presente la serie intitolata Le Api di Istanbul (2010), mentre dedicati alle vittime della censura sono i sedici volumi di L’oro della Mirandola, Cancellature per Giovanni Pico (2014), ma anche opere della serie Le Storie rosse, vedi Karl Marx (a sinistra) mangia nel rosso vestito di rosso in dialogo con Friedrich Engels (a destra) beve nel rosso vestito di rosso. (Livia De Leoni
In home e in alto: Emilio Isgrò, veduta della mostra presso Galerie Tornabuoni Art Paris, 2017

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