Rockfeller Center ospita la maestosità di una colorata ballerina, dallo sguardo basso, il collo allungato ed il suo tutù azzurro, una scultura gonfiabile di nylon dalle dimensioni che non lasciano indifferenti.
Opera di Jeff Koons, ha un’altezza di 13 metri, e sovrasta i visitatori dell’iconico centro commerciale di New York anche se elegantemente seduta, le sue dimensioni la rendono protagonista; rappresenta un’opera estratta ed ingrandita dal ciclo dell’artista chiamato Antiquity, simbolicamente riferendosi a temi come la bellezza e la connettività ed offrendo un’interpretazione contemporanea della dea mitologica Venere.
Organizzata da Tishman Speyer e presentata da Kiehl’s since 1851 e Art Production Fund, la ballerina di Koons è completamente ricoperta da una superficie riflettenti; il suo sguardo si posa sui piccoli visitatori e si instaura subito un rapporto di dialogo tra le due parti. La delicata danzatrice riflette il panorama urbano e allo stesso tempo lo spettatore si confronta con la sua immagine riflessa sull’enorme scultura, ed è proprio dall’idea del riflesso che nasce l’esigenza di accrescere la consapevolezza sul tema del mese nazionale dei bambini scomparsi, questo maggio, impegnandosi a sostenere diverse organizzazioni, tra cui il Centro Internazionale per bambini spariti e sfruttati.
L’istallazione sarà esposta fino al 2 giugno 2017.
«È stato un piacere lavorare con Kiehl’s e Art Production Fund a questo progetto di beneficenza» spiega Koons. «Questa partnership, diffondendo consapevolezza sul tema, cerca di rendere il mondo un posto più sicuro per i bambini. Spero che l’istallazione offra un senso di affermazione e di voglia ansiosa nel raggiungere i propri obiettivi, mettendo continuamente alla prova il proprio potenziale. Il concetto del riflesso emula la linfa vitale dell’esistenza, il tutto si concentra sulla contemplazione del significato dell’esistenza come essere umano. Un pezzo pieno di speranza».
(Gaia Tirone)
_523x300.jpg "Shirin Neshat e le artiste iraniane, a New York")
