27 maggio 2017

Altri problemi a casa del Presidente. Jared Kushner e Ivanka Trump hanno una collezione d’arte contemporanea invidiabile ma l’erario non lo sa

 

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Che ci sia un legame evidente tra l’arte e Donald Trump sembra essere un fatto ormai acclarato. Una relazione non solo di opposizione come dimostrato, per esempio, dal report sui finanziatori della campagna elettorale del Presidente (di cui abbiamo parlato qui), tra i quali spiccano nomi di importanti collezionisti, come Steven Cohen e Sheldon G. Adelson. Questa volta, l’affinità con l’arte è stata fin troppo evidente e sta creando qualche grattacapo alla famiglia presidenziale. Come spesso accade in tempi di social network, galeotte furono le foto, pubblicate su Instagram dall’account ufficiale dei Trump e da quello personale di Ivanka. Nelle immagini, si vede la secondogenita e lo sguardo è ovviamente catturato dai sorrisi splendenti e dalle pose da diva ma all’occhio più attento non saranno sfuggiti i vari Christopher Wool, Nate Lowman, Dan Colen, David Ostrowski e vari altri, che fanno bella mostra di sé nell’appartamento di Park Avenue che Ivanka Trump condivide con il marito Jared Kushner
Già qualche tempo fa, un collettivo di attivisti vicini al mondo dell’arte, composto tra gli altri, dalla curatrice Alison Gingeras e dal gallerista Bill Powers, aveva protestato pubblicamente attivando la campagna “Dear Ivanka” che, con un accorato appello di Alex Da Corte, suggeriva, tra le altre cose, di levare le opere dalle pareti.
Peccato che di queste opere non ci sia traccia nelle dichiarazioni di reddito che Kushner, in quanto funzionario della Casa Bianca, deve tenere aggiornate con precisione e costantemente. Come hanno fatto il Segretario Commerciale Wilbur Ross, che ha dichiarato una collezione d’arte di almeno 50 milioni di dollari, e il Segretario del Tesoro Steven Mnuchin, che ha riportato la sua partecipazione all’acquisto di un dipinto di Willem de Kooning per 14,7 milioni di dollari. 
Dal 2009, anno del loro matrimonio, Jared e Ivanka hanno messo insieme una discreta collezione di arte contemporanea e non hanno mancato occasione per comunicarne l’eleganza e la sensibilità, al punto che gli avvocati della famiglia dicono che la collezione non ha scopi commerciali ma solo decorativi, lo dimostra il fatto che, fino a ora, i due non hanno avuto nessun ricavo dalle opere, non partecipando ad alcuna vendita. Eppure, possiamo immaginare che quelle fotografie non siano esattamente estemporanee di vita quotidiana ma facciano parte di una precisa strategia di marketing, quindi, con un obiettivo aziendale. 
Ma questo è l’ultimo dei problemi di Kushner, attualmente al centro dell’indagine dell’FBI sull’affaire Russiagate, per capire se il genero del Presidente abbia avuto contatti con la Russia, e di che tipo, durante la campagna elettorale. E per svagarsi, questa volta, non potrà nemmeno guardare la sua collezione.

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