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A poche settimane dalla pubblicazione del “Bollettino delle opere in Ostaggio”, che ha fatto registrare buoni progressi nel numero di pezzi d’arte e d’antiquariato ritrovati, ancora buone notizie dal Nucleo Tutela Patrimonio culturale, questa volta dalla Campania.
I carabinieri hanno infatti ritrovato un ovale risalente al ‘700 che, in realtà, faceva parte della pala d’altare della chiesa di San Michele a Gete, in provincia di Salerno, trafugata nel 1992. L’opera, una Madonna con Bambino e Santi dallo stile tipicamente tardo barocco di area meridionale, è stata rintracciata attraverso una attenta comparazione tra le informazioni inserite nella banca dati del Nucleo dei Carabinieri e il catalogo di una casa d’asta. Il valore dell’ovale, sul quale sono visibili numerosi interventi per camuffare la provenienza, come tagli e coperture con pittura a piombo, è stato stimato in 200mila euro, l’asta sarebbe partita da una base di circa 30mila euro. «Siamo felici di questo risultato, il nostro lavoro è restituire le opere d’arte alla pubblica fruizione, non solo per il valore economico ma anche per quello simbolico», ha detto il Capitano Gianpaolo Brasili.