09 giugno 2017

Ad Arzigano, presentata la “grande mano” di Alberto Tadiello, vincitore del concorso del Gruppo Mastrotto

 

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Ad Arzignano, arte e impresa si incontrano grazie al Gruppo Mastrotto. Il Comune in provincia di Vicenza ospita un attivissimo distretto dedito alla concia, che contribuisce per l’1,6% al PIL nazionale. Un saper fare che per Mastrotto, azienda fondata nel 1958 e leader nel settore, si esprime anche nella pratica artistica. Nasce così il concorso “Arciso Mastrotto. Memoria e Futuro”, fortemente voluto dai figli dell’imprenditore e vinto dal progetto di Alberto Tadiello, che oltretutto è nato a Montecchio Maggiore, nel 1983, a circa 10 chilometri da Arzignano. L’opera è stata selezionata da una giuria composta dai critici d’arte Andrea Bruciati e Luca Beatrice, dai fratelli Santo e Bruno Mastrotto e dall’assessore alla cultura del Comune di Arzignano, Mattia Pieropan. La scultura in marmo, l’impronta di una mano che esprime i valori di fede, semplicità, coraggio, intuito, forza, perseveranza, appartenenza al territorio, sarà inaugurata il 10 giugno e sarà donata al Comune di Arzignano, rimanendo nel patrimonio della città e dei suoi abitanti. «Questo monumento rappresenta un omaggio non solo a nostro padre, ma anche ai valori che la nostra realtà ha coltivato in questi luoghi, insieme ai concittadini», hanno commentato Santo e Bruno Mastrotto. 
In home: Alberto Tadiello, Untitled, 2010. Courtesy T293 Napoli Roma 
In alto: Alberto Tadiello, Tarantolata, 2012. Courtesy T293 Napoli Roma

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