11 giugno 2017

L’oggetto di cui non poter fare a meno. Aperta la call per FLAT-Fiera Libro Arte Torino

 

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In tempi di .pdf, .epub e inchiostro elettroforetico, c’è chi continua a credere nell’aura del libro in pagine e colla, strumento di trasmissione del sapere e opera esteticamente compiuta. È quello che pensano a FLAT-Fiera Libro Arte Torino che, dal 3 al 5 novembre, negli storici ambienti di Palazzo Cisterna, andrà ad arricchire il densissimo calendario di eventi in occasione di Artissima. La Fiera è alla prima edizione ed è stata pensata da Chiara Caroppo, Beatrice Merz e Mario Petriccione, in collaborazione con il comitato scientifico formato da Liliana Dematteis, Richard Flood, David Senior, Ken Soehner e Lawrence Weiner, al quale si deve la realizzazione del logo, e con il supporto di Lavazza. Sostenere le pubblicazioni di qualità, riunire grandi editori e realtà indipendenti, aprire il confronto con le esperienze internazionali più influenti, sono gli obbiettivi della Fiera, che proporrà 2.000 metri quadrati di esposizione, tra cataloghi di mostre, monografie, saggi, libri d’artista, edizioni rare, out of print e magazines. L’application per la partecipazione editori è stata appena aperta e c’è tempo fino al 20 luglio per rispondere. Tutte le informazioni, sono consultabili qui. Oltre agli stand, è previsto anche un programma di attività culturali parallele, curato per la parte espositiva da Elena Volpato e per il palinsesto di incontri da Francesca Valentini, per riflettere sullo stato dell’editoria d’arte e sulle pratiche legate al libro d’artista, che continua a resistere nel turbolento mercato dell’arte, per l’accessibilità dei costi, per la varietà delle soluzioni, per la storia pesante e risalente alla Avanguardie. E a prescindere da altre considerazioni, rimane un oggetto del quale non potremo mai fare a meno.

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