15 giugno 2017

Frances Bean Cobain: quando il DNA paga

 

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Frances Bean Cobain, figlia d’arte di Kurt Cobain – frontman dei Nirvana – e di Courtney Love – frontman delle Hole – debutta nuovamente in una galleria.
Sono passati quasi sette anni (nel luglio 2010, a soli 17 anni) dalla sua prima esposizione intitolata “Scumfuck” alla galleria La Luz de Jesus a Los Angeles sotto lo pseudonimo di “Fiddle Tim”, il falso nome con cui cercò di nascondere la propria identità. Da allora Frances di strada ne ha fatta ed oggi torna alla ribalta con una nuova mostra dal titolo “Ghosts for Sale” alla Galleria 30 South di Pasadena, assieme a Lindsey Way, artista e membro del gruppo rock Mindless Self Indulgence.
In una sola settimana la ventiquattrenne è riuscita a vendere tutte le sue opere grazie ad un talento tutto carta e penna e all’amicizia con Matt Kennedy, proprietario della galleria che anni prima la notò alla La Luz de Jesus Gallery mentre schizzava un disegno su un quadernino.
Le tele di Pasadena, a tratti inquietanti, si presentano con colori più forti e vivaci e con linee più morbide: la teoria dei colori sperimentata dall’artista crea vere e proprie visioni oniriche su tela. Matt Kennedy ha perfino notato una certa maturità rispetto ai lavori presentati anni prima e si è detto emozionato nel vedere Frances in grado di rompere le regole di linee e colori, che raramente i giovani talenti fanno. Tanto entusiasmo decisamente inaspettato ci fa pensare ai tanti giovani artisti senza un cognome così importante, che provano a emergere dal mucchio senza lo stesso successo. (Giulia Pavesi)
Fonte: artnet

1 commento

  1. Infatti figlia di un artista famoso, morto con il suo successo, le gallerie gli aprono le porte solo perché è la figlia di Kurt. Parliamo di Talento?

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