15 giugno 2017

Al Castello di Rivoli, quantistica, tecnofemminismo e arte postmediale, con Karen Barad e Rosalind Krauss

 

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Ha intrecciato la fisica quantistica alla tecnoscienza femminista, Niels Bohr e Michel Foucault. Karen Barad è tra le più note e importanti figure del dibattito scientifico internazionale e, per la prima volta in Italia, sarà ospitata in una conferenza che si terrà venerdì, 16 giugno, al Castello di Rivoli. Durante L’incontro, nell’ambito di “Abitare il Minerale”, progetto multidisciplinare di approfondimento ricerca artistica, realizzato da a.titolo e a cura di Francesca Comisso, Luisa Perlo e Marianna Vecellio, si parlerà di come i principi della fisica quantistica abbiano una ricaduta immediata nel nostro presente, configurando nuovi e radicali immaginari sociali e ambientali. L’indeterminazione del tempo, nozione base della quantistica, turba «non solo la ricerca sulla fisica delle particelle e la fisica nucleare, ma mette in discussione la tradizionale lettura di fenomeni sociali quali il colonialismo, il capitalismo, il militarismo, il razzismo, il nazionalismo e la distruzione ambientale», nelle parole di Barad. 
E i grandi incontri al Castello di Rivoli non si fermano qui. Mercoledì, 21 giugno, infatti, sarà la volta di un’altra personalità di rottura. A prendere la parola, Rosalind Krauss, da molti considerata come la critica d’arte vivente più influente al mondo, che spiegherà la sua metodologia di interpretazione dell’arte contemporanea, verso il superamento di certe visioni romanticamente individualiste per un’arte postmediale, partendo da Ferdinand de Saussure, Roland Barthes, Jacques Derrida e Jacques Lacan. La conferenza, che apre le attività del CRRI-Centro di Ricerca Castello di Rivoli, sarà anticipata da una laudatio di Luca Cerizza, responsabile del nuovo Dipartimento del Museo e sarà seguita dalla proiezione del film documentario William Kentridge, Triumphs and Laments

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