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È possibile immaginare una città senza frontiere tra centro e periferia? Forse, questo passaggio si può compiere creando nuovi simboli comuni, un processo di rigenerazione da poter condividere. Ne sono certi a Caravan SetuUp, l’associazione culturale che, dal 19 al 24 giugno, propone la seconda edizione di “Without Frontiers”, progetto di arte pubblica nel quartiere di Lunetta, a Mantova, curato da Simona Gavioli e da Giulia Giliberti. Anche questa volta, a costruire un museo a cielo aperto, in continuità con l’eredità rinascimentale della città in cui operarono Leon Battista Alberti e Andrea Mantegna, ci penserà la Street Art, con Elbi Elem, Etnik, Corn79, Fabio Petani, Made 514, Zedz e il collettivo Panem et Circenses, che lavoreranno sulle facciate di vari palazzi, tra viale degli Abruzzi e viale Veneto, creando un gioco di richiami di forme e colori tra gli scorci urbani.
Ma gli artisti non lavoreranno da soli. Perché condizione necessaria per compiere un percorso di integrazione tra le pratiche artistiche e sociali, sarà la partecipazione della cittadinanza, che sarà coinvolta in un workshop in collaborazione con l’associazione Il Cerchio e le Gocce e a cura di Fabio Petani. Le opere d’arte non saranno solo quelle realizzate sulle pareti degli edifici ma anche le relazioni che si svilupperanno in queste occasioni. E tutte le esperienze che attraverseranno gli spazi coinvolti nel progetto saranno raccolte in un libro di prossima pubblicazione, edito da Il Rio Edizioni.