20 giugno 2017

Michael Fliri si trasforma in altro da sé. La performance in presentazione al Centro Pecci

 

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Il percorso di approfondimento che il Centro Pecci ha dedicato ai linguaggi performativi, continua con Come out and play with me, opera di Michael Fliri in programma al museo d’arte contemporanea di Prato il 22 giugno. 
Dopo la mostra dedicata a Jérôme Bel, a cura di Antonia Alampi, e l’acquisizione in comodato di OPLÀ-azione-lettura-teatro, del 1969, di Paolo Scheggi e del Senza titolo del 1992 di Fabio Mauri, il Centro Pecci presenta una nuova esecuzione della performance realizzata da Fliri per un’opera video nel 2004 e rappresentata dal vivo al Centre Pompidou nel 2012. L’azione, che si svolge in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, sarà preceduta da un incontro condotto da Stefano Pezzato insieme all’artista che, da sempre, fonda la sua ricerca sull’ibridazione tra corpo, video e fotografia, una metodologia densa di sfumature e necessaria, per dare consistenza all’effimero della performance. 
L’opera in presentazione a Prato, è incentrata sull’interpretazione del corpo come strumento di misura della trasformazione, del riconoscimento del sé e dell’altro. Una presa di coscienza tra l’assurdo e il surreale, con l’artista che, indossando costumi sempre diversi, muovendo il proprio corpo oltre i confini dell’identità, diventa un atleta, il personaggio di film, un animale. 
In home e in alto: performance originale di Michael Fliri. Foto: Othmar Prenner. Courtesy Galleria Raffaella Cortese

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