20 giugno 2017

Scoprendo le Terre Segrete. A Roma, un’antica serra diventa sede di una mostra effimera

 

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In un tardo pomeriggio di giugno inoltrato, a Roma, un antico vivaio di Trastevere apre le porte per una mostra-evento che dura una sera soltanto e si annuncia evento mondano a cui non mancare. Tra le piante della serra che prolunga il suo orario di apertura, si installano le pitture e le sculture dei sette artisti protagonisti di “Terre segrete” ma trovano posto anche danza sufi, musica elettro-acustica e un reading letterario, a partire da un’idea di Carmine Sorrentino. 
Le dardeggianti infiorescenze cesellate da Simone Bertugno, il monumentale e impalpabile derviscio blu dipinto da Stefania Fabrizi su un lungo telo srotolato, la liquida opulenza tropicale della tela di Marzia Gandini, il fitto cifrario di simboli antichi che costella la pittura di Massimo Livadiotti, la carnosa policromia dei grandi fiori in ceramica di Riccardo Monachesi, la preziosa rarefazione dell’orchidea protagonista dello still life a olio di Gonzalo Orquin, l’incanto di un bosco in cui perdersi nell’intervento pittorico su fotografia di Daniela Perego. Sono queste le coordinate visive di un percorso espositivo che muove dalla riflessione sui molteplici significati della terra, sul rapporto tra uomo e natura e sulla ricerca di un luogo poetico da abitare. L’invito è a perdersi in un giardino di meraviglie, in una sospensione di sogno all’incontro tra arte e natura. L’appuntamento è oggi, dalle ore 19 alle 21:30, al Fleur Garden in viale Trastevere 193. (Francesco Paolo Del Re
In home: Riccardo Monachesi, Grandi fiori
In alto: Simone Bertugno, Je vous donnerai toutes mes fleurs. Ph. G. Benni

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