Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Chissà quante volte l’abbiamo fatto, con più o meno cura o fastidio ma senza chiederci mai il motivo. Perché il regalo si incarta? E che dire dell’annosa questione che ha fatto discutere generazioni di figli, genitori e fidanzati. Ovvero, un dono richiesto è ancora un dono? E andando oltre la sfera privata, che ne è del dono in tempi in cui il profitto economico e finanziario sembra essere la prima e ultima ragione delle nostre società? È un gesto aneconomico o è solo espressione di un’altra economia? Di questo e altro ancora, se ne parlerà per “Carotaggi #1. Indagini sul dono”, ciclo di appuntamenti a cura di Stefano Velotti, Silvano Manganaro, Francesco Nucci e Maria Ida Gaeta, organizzati dalla Fondazione VOLUME! e in collaborazione con la Casa delle Letterature e l’Università Sapienza di Roma. Il primo incontro si terrà il 26 giugno alla Casa delle Letterature e, oltre ai curatori, interverranno Corrado Bologna, filologo e docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa, e l’artista Marco Tirelli.
Dai braccialetti di conchiglie rosse e bianche di Marcel Mauss alla xenia della cultura greca classica, dalla virtù teologale della caritas allo scambio basato solo sul valore d’uso dell’oggetto o del servizio. Il dono, il regalo, il presente, rappresentano un modello di relazione che potrebbe essere più antico del commercio, sicuramente qualcosa di diverso e, forse, anche di più complesso. Così, saranno approfonditi tutti gli aspetti riferiti alla tematica, in un confronto aperto tra i punti di vista, le conoscenze e le ricerche di filosofia, antropologia, storia e arte, riferendosi sempre a un oggetto, a un’opera o a una riflessione di artisti, architetti, artigiani, coloro che utilizzano tanto l’intelletto che le mani come mezzo di espressione. Gli incontri, che non vogliono essere esaustivi ma pungolare la discussione e l’immaginazione, riprenderanno con cadenza regolare in autunno/inverno 2017.