26 giugno 2017

Ad Afragola, i rifiuti spuntano sotto la stazione di Zaha Hadid. Ci sarà anche altro?

 

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La nuovissima Stazione Ferroviaria di Afragola è oggetto di attenzione da molto tempo prima dell’inaugurazione che ha avuto luogo lo scorso 6 giugno. Sebbene una delle motivazioni potrebbe essere l’apertura slittata di anno in anno, fino al fortunato 2017, anche dopo il tanto atteso evento non si riesce a distogliere lo sguardo da questa opera architettonica firmata Zaha Hadid, tanto estetica quanto funzionale per i pendolari dell’hinterland napoletano e non solo. 
Anche in questo caso, è bastato poco perché l’ambiente napoletano venisse associato per l’ennesima volta all’immagine dei rifiuti – dando per buona la definizione di rifiuto come qualcosa di inutilizzabile – considerando che l’inchiesta corrente riguarda proprio la possibilità che la stazione si eriga su un’area in cui al di sotto ne sarebbero stipati a tonnellate e di quelli tossici. Rifiuti che, per riprendere le parole del Presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone, riporterebbero a «ipotesi di reati di tipo ambientale». 
Ciò è bastato affinché tutti i media riportassero alla mente l’immagine delle cittadine del napoletano come immense discariche che proprio non possono farcela ad affrancarsi da questa etichetta inesorabile. E non c’è neanche bisogno di ipotizzare scavi nel sottosuolo, per scoprire che qualcosa già non sta andando come dovrebbe, dal momento che, a causa di sanzioni amministrative, il bar della stazione è stato chiuso e l’accesso al parcheggio interdetto, mentre mancano anche i kit di pronto soccorso. 
L’opera di Hadid continua a essere oggetto di chiacchiere da parte di tutti perché essendo una stazione ferroviaria è più che mai un’architettura che riguarda tutti i potenziali fruitori. Fruitori che, per tale motivo, sentono il dovere di dire la propria e di chiedersi svariati perché, a prescindere da ipotesi e polemiche di cui sopra. Pensate a Riccardo Palizzi Carbonelli, attore romano e tra i volti più noti nella seguitissima soap tutta partenopea “Un posto al sole”. In un video pubblicato su Facebook e ripreso da diverse testate giornalistiche, Palizzi si chiede e chiede a chi lo segue: perché una stazione del genere proprio ad Afragola? perché rendere proprio Afragola uno snodo fondamentale per andare altrove? Pone questi interrogativi proprio mentre i cittadini campani fanno i conti con l’aumento del biglietto dei mezzi pubblici, da dieci a venti centesimi a tratta, nonostante la soppressione di 40 linee di autobus, per l’entrata in vigore degli orari estivi. 
Insomma, tra interrogativi e dati di fatto, si potrebbe porre l’attenzione su qualcos’altro, aguzzando la vista per scorgere cosa ci sia anche dietro, e non solo sotto, la chiacchieratissima architettura. (Ambra Benvenuto)

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