Resta aperta fino al 12 novembre la mostra antologica “Anime. Di luogo in luogo”, personale dell’artista Christian Boltanski. L’esposizione, ospitata all’interno del padiglione al piano terra del MAMbo, è composta da 25 opere e percorre gli anni di carriera dell’artista, affrontando le tematiche a lui più care. Dalla perdita della memoria (Le grand mur de Suisses Mort, 1990) alla tragedia della Shoah (Monuments, 1980-1990), dalla lotta alla salvezza (Volver, 2015 -2017) all’eternizzazione della vita (Coeur, 2005), l’esposizione a cura di Danilo Eccher è meritoria di un’armonica mis-en-scene. D’impatto la video installazione Animitas (blanc) (2017, loop di 11 ore), perfetta summa di processioni cosmiche, ritmi naturali e tempo dell’uomo.
Promossa dal Comune di Bologna e Emilia Romagna Teatro Fondazione, in collaborazione con Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e Regione Emilia Romagna e sostenuta da Gruppo Unipol, Coop Alleanza 3.0 e Fondazione Nuovi Mecenati, l’esposizione gode del patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia. La mostra fa parte di una serie di iniziative parallele e diffuse in vari spazi di Bologna, come “Billboards”, progetto di arte pubblica su cartelloni pubblicitari in zone periferiche della città, “Ultima”, installazione performativa all’Arena del Sole (dal 27 al 30 giugno), “Réserve” (ex polveriera bunker giardino Lunetta Gamberini) cui fanno a pedant i workshop “For Teens”, organizzati dal Dipartimento educativo del MAMbo, l’installazione permanente ospitata al Museo della Memoria di Ustica, A proposito di Ustica e, infine, “Take Me (I’M Yours)”, progetto speciale al via a settembre.
Il prossimo appuntamento, organizzato in collaborazione con Alma Mater Studiorum – Università di Bologna è stasera, alle 19, nel cortile dell’Ercole di Palazzo Poggi, con un dialogo tra Christian Boltanski e Danilo Eccher, con il Prof. Marco Antonio Barzocchi. (Paola Pluchino)
.jpg)
