13 luglio 2017

Finché tradizione non ci separi

 
Un'opera “sociale”, che guarda alla storia attraversandola a tempo di danza. Finché c'è fiato. Alessandro Sciarroni a Museion, tra antropologia e futuro

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Oltre alla sua mostra fotografica, in occasione della nuova edizione del festival performativo Drodesera promosso da Centrale Fies Alessandro Sciarroni sarà in scena qui anche il 25 e 29 luglio, con i suoi Your girl e Chroma
Ma poco più a valle, a Bolzano, ecco che l’azione si compie stasera. 
A cura di Frida Carazzato (Museion) e Emanuele Masi (Bolzano Danza Tanz Bozen) stavolta l’oggetto in movimento è la tipica danza tirolese dello  Schuhplattler – letteralmente “battitore di scarpe”: un cerchio di danzatori (FOLKS è il titolo) battono ripetutamente le mani sulle gambe e scarpe, in una danza fatta di pochi e precisi movimenti, che dura finché il respiro basta, finché l’ultimo ballerino resiste. 
Non solo una “forzatura” dei limiti fisici dei danzatori, Sciarroni descrive così il lavoro: “Una pratica sul passare del tempo”, interrogandosi su quanto possa durare una tradizione. Nel caso specifico, ovvero di questo progetto, la performance dura finché anche un solo performer è rimasto a danzare o un solo spettatore a guardare. Ma chi sceglie di uscire dalla sala e abbandonare lo spettacolo non può più rientrare. 
E anche se i danzatori possono abbandonare la performance in qualsiasi momento, gli è richiesto di prendersi cura delle danze, di praticarle fino a quando possono muoversi con precisione e mantenere viva la tradizione, e quindi la performance, il più a lungo possibile.
Insomma, non solo movimenti ma una riflessione antropologica che verrà ampliata e declinata guardando al futuro anche all’esterno, sulla facciata: dalle 22, infatti, il videoartista Karim Zeriahen sarà protagonista con la proiezione FOLK-S_I’ll be your mirror version.
Anche in questo caso il progetto vero e proprio si è svolto all’esterno, e il video è solo una restituzione affascinante di quello che è stato un workshop di tre giorni con dodici bambini e bambine tenuto a Bolzano dallo stesso Alessandro Sciarroni, che insieme a una fisarmonica ha innescato una riflessione  attorno alla tradizione e alla sua trasmissione e su come, in un tempo di mutamenti continui, le nuove generazioni possano riuscire ad accoglierla. O forse no. Eppure non tutte le tradizioni vengono per nuocere, e seguendo l’idea di trasmissione, Sciarroni e i suoi danzatori condurranno due laboratori sulla performance contemporanea con la collaborazione di un maestro locale di Schuhplattler all’interno del programma di workshop di Bolzano Danza (dal 17/07 al 20/07 e dal 24/07 al 27/07), per creare nuovi interpreti che abbiano voglia di tenere viva questa pratica. Quando l’arte diviene “sociale” senza per forza prendere qualche strana etichetta. (MB)

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