15 luglio 2017

Un selfie da 200.000 dollari. Disastroso effetto domino alla mostra di Simon Birch

 

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Indietro. Più indietro. Ancora un altro po’. Probabilmente sono le parole più pronunciate e ascoltate qualche centimetro prima dell’irreparabile. In questo caso, ad aver fatto il passo più lungo del dovuto è stata una ragazza un po’ troppo appassionata d’arte che, per centrare il perfetto selfie con opera, ha urtato con la schiena un piedistallo sul quale era posizionato un lavoro di Simon Birch. L’artista inglese, che vive a Hong Kong dal 1997, è solito ragionare sulla consistenza simbolica e metodologica del multiplo e, per la sua installazione alla 14th Factory, spazio espositivo e laboratoriale da lui gestito a Los Angeles, aveva preparato una serie di piccole e fragili opere, allestite su decine di piedistalli. Molto vicini tra loro. Sì, è successo esattamente quello che state avendo paura di immaginare. La ragazza avrà probabilmente scoperto il mistero della gravità, per la complessa concatenazione di leggi fisiche che la sua incauta mossa ha azionato, qualcosa di molto simile alla migliore macchina di Rube Goldberg – quella che si trova tipicamente nei cartoni animati di Tom & Jerry – ma con effetti catastrofici. Visto che il danno stimato ammonta a 200.000 dollari. E per la precisione con la quale le colonne collassano, trascinando le opere nella caduta, qualcuno ha anche pensato a una trovata pubblicitaria e lo stesso Birch ha dovuto specificare che ciò che si vede nelle riprese a circuito chiuso è frutto di un gesto assolutamente spontaneo. 

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